Il settore immobiliare sta diventando sempre più digitale, ma i pagamenti restano ancora gestiti in modo tradizionale. È quanto emerge dal white paper “Pagamenti immobiliari in Italia: sfide e prospettive”, realizzato da Sinergie edizioni e Homepay, la prima analisi su come gli agenti gestiscono caparre, bonifici e provvigioni.
Lo studio, basato su 208 agenzie italiane, mostra un forte divario tra le tecnologie disponibili, le abitudini degli operatori e le aspettative dei clienti. La digitalizzazione procede, ma si ferma proprio quando si tratta di gestire il denaro: molti agenti preferiscono procedure manuali, considerate più sicure anche se meno efficienti. Intanto cresce la richiesta di strumenti che garantiscano fondi immediati, tracciabilità e collaborazione più fluida tra agenti, notai e banche.
«Servono standard condivisi», spiega Gerardo Paterna, curatore del report. «Vogliamo evidenziare le criticità attuali e stimolare soluzioni che tutelino clienti e professionisti».
Alcuni dati chiave del white paper:
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l’80% degli agenti conserva gli assegni in agenzia fino all’accettazione della proposta;
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i ritardi bancari sono il problema principale nelle operazioni di importo elevato;
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quasi il 70% sarebbe disposto a provare una piattaforma digitale per la gestione della caparra.
Nel settore luxury e nelle operazioni internazionali cresce la richiesta di strumenti avanzati come proof of funds immediati, escrow certificati e bonifici senza limiti, ancora poco diffusi in Italia.
Secondo Edoardo Ribichesu, CEO di Homepay, l’obiettivo è digitalizzare semplificando: «La tecnologia c’è, serve un ecosistema che la renda facile, sicura e integrata nel lavoro degli agenti».
Il report include anche i contributi di cinque esperti del mondo digitale, fintech, notarile e associativo, che offrono una visione completa su un settore che, nonostante i progressi, rimane legato a pratiche tradizionali.
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