Cambiare casa: 6 passi importanti da seguire quando si affronta un trasloco
- 16 Giugno 2024
- News
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L’intendo delle modifiche apportate al testo originario del decreto è quello di semplificare la normativa e le relative attività di compravendita.
Una novità rivoluzionaria per il settore edilizio
Le recenti modifiche apportate dalla commissione Ambiente della Camera alla legge di conversione del decreto Salva casa (Dl n. 69/2024) introducono una novità di grande rilevanza per il settore edilizio. Gli abusi edilizi o le difformità presenti sulle parti comuni di un condominio non saranno più un ostacolo per i lavori di riqualificazione di un singolo appartamento. Allo stesso modo, le irregolarità in un singolo immobile non impediranno la ristrutturazione delle parti comuni dell’edificio.
Secondo questa norma, le irregolarità presenti nelle parti comuni di un edificio non influiranno sulla legittimità delle singole unità immobiliari e viceversa. In altre parole, per dimostrare lo stato legittimo di un appartamento, non saranno considerati eventuali abusi nelle aree comuni, e per l’edificio intero, non saranno rilevanti le difformità delle singole unità. Questa disposizione chiarisce e separa nettamente le due situazioni, facilitando così le procedure di verifica e regolarizzazione.
Questa innovativa definizione di stato legittimo degli immobili mira a snellire e facilitare i processi di ristrutturazione e riqualificazione. Prima di questa modifica, la presenza di abusi o difformità su parti comuni poteva bloccare i lavori nei singoli appartamenti, creando lunghe attese e complicazioni. Ora, grazie a questa nuova regolamentazione, ogni unità immobiliare potrà procedere con interventi di miglioramento senza essere influenzata dalle irregolarità presenti in altre parti dell’edificio.
Tempi e modalità per la rimozione degli abusi
Un altro significativo cambiamento riguarda l’obbligo di rimuovere gli abusi edilizi. Secondo le nuove disposizioni, gli abusi devono essere demoliti entro 90 giorni dall’ingiunzione del Comune. Tuttavia, l’Amministrazione locale ha ora la facoltà di concedere una proroga fino a 240 giorni in presenza di serie e comprovate esigenze di salute dei residenti, necessità assolute o gravi situazioni di disagio socio-economico.
Per i condomini e i proprietari di immobili, queste modifiche rappresentano una svolta significativa. La possibilità di proseguire con interventi di riqualificazione senza essere bloccati da abusi o difformità altrui riduce notevolmente i tempi di attesa e le complicazioni burocratiche. Inoltre, la flessibilità introdotta per la rimozione degli abusi considera le situazioni di disagio, offrendo un approccio più umano e comprensivo da parte delle autorità.
Vepa e pergotende
Sono state apportate ulteriori modifiche al testo riguardanti le vetrate panoramiche amovibili (Vepa), che possono essere installate in edilizia libera ma non potranno essere utilizzate per chiudere porticati che affacciano su spazi pubblici, pur rimanendo sotto il regime di edilizia libera. Per quanto riguarda le tende da sole, è stato chiarito che anche le pergole bioclimatiche non necessitano di autorizzazioni. Le pergole bioclimatiche sono strutture dotate di lamelle orientabili che possono essere regolate in base alle condizioni atmosferiche, come pioggia o sole, rendendo più semplice e snella la loro installazione.
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